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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Nota Proibita N° 09 - Ubriacarmi di leccate

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Ti vorrei con me. Tutto il tempo. Un tempo infinito, da vivere con la voglia di arrenderci alle più oscene fantasie. Far scorrere la lingua sulla tua pelle bollente e sudata. Osservarti mentre ti fai colare la saliva sulle tette e la fai scivolare sui capezzoli. La assaporerei dopo aver appiccicato le labbra suoi tuoi capezzoli e succhiato avidamente. Ti farei stare tutto il giorno con indosso una vestaglia trasparente e senza niente sotto. Ti farei sdraiare e stare con le cosce allargate, ti verserei una intera coppa di vino sulla fica e starei ore a leccartela.

Nota Proibita N° 08 - Sotto la pioggia

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Stavamo lì, storditi dall'alcol e da un ridere irrefrenabile; sotto una pioggia battente e un riparo di fortuna che comunque imbarcava acqua come una bagnarola in mezzo alla burrasca. Eravamo strafatti di risate, cercando di respirare profondamente. Impresa assurda. Ogni tentativo di fare silenzio per farci ricomporre veniva interrotto da una nuova prorompente e sguaiata risata. Anche le poche ed estemporanee frasi, buttate là come diversivo, si sgretolavano sotto l'ondata brilla e fragorosa di un'allegria senza più senso.  E giù ancora a ridere, come due scemi. Poi, improvvisa, la voglia di dare un senso, quello che volevo io, a quella situazione tanto stupida e irreale. La mia crisi di riso si stava esaurendo, la sentivo ritirarsi dalla gola e dai polmoni come fosse il risucchio di un'onda sulla battigia. Dovevo sfruttarla, prima che morisse sotto la sabbia. Sollevai il capo lasciando spegnere gli ultimi gorgoglii ridanciani. Con la voce ancora disturbata sussurrai qu

Nota Proibita N° 07 - I tuoi seni in faccia...

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Sono pazzo di te. Delle tue favolose tette; sode, piene, generose come frutti maturi da palpare fino all'oscenità! Dio santo come ti desidero. Mi fai godere da pazzi. Sto immaginando di averti davanti. Con te che porti le tette fuori dalle coppe e me le addossi in faccia. Senti il mio respiro caldo e veloce scivolarti sulla pelle. Senti le mie labbra succhiarti avidamente i capezzoli duri e la mia lingua frugarti libidinosa. Hai afferrato la mia asta e la punti fra le tue cosce calde. Ti fai premere la cappella fra le labbra già bagnate e colanti. Mi sussurri il tuo amore folle. Folle e insensato ma potente e impetuoso.  Mi sussurro "ti amo" mentre spingi il bacino e inarchi la schiena. Ti muovi cavalcandomi e ansimi sentendo il mio cazzo che si spinge tutto dentro...

Nota Proibita N° 06 - Ti Immagino. Mi appartieni.

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Quadro: "La collana di corallo" di Wilhelm Gallhof Ti immagino una donna davvero capace di fare impazzire un uomo, perché non ha limiti e non ha paura di superare quelli che le si presentano. Una donna per cui si perde la ragione, e non la si vuole più ritrovare. Ti immagino capace di degradarti al livello di una cagna e di saperti innalzare al pari di una divinità. Ti immagino come una droga, da cui non ci si vuole disintossicare. Un'ossessione lancinante da cui non si vuol essere liberati. Un inferno da preferire a qualsiasi falso paradiso; un demone a cui prostrarsi rinnegando ogni altra fede. Ti immagino una incurabile follia. Ti immagino un rogo a cui desiderare di esser condannato. E vorrei non fermarmi più. Vorrei esser condannato a nutrirmi in eterno di tutto ciò che ti farei. E se tu arrivassi ad odiarmi, preferirei il tuo odio viscerale, all'amore di chiunque altra.  

Nota Proibita N° 05

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Se avessi avuto un euro per ogni volta che ho immaginato di affondare la bocca nella tua fica, adesso sarei così ricco da poterti mantenere come una regina, per sempre.

Nota Proibita N° 04 - Lei. Il mio delirio.

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  Voglio poterti toccare. Voglio baciarti, dappertutto. Ti voglio nuda. Tutta nuda. Voglio leccarti tutta. Voglio leccarti la fronte e le guance. Voglio leccarti le labbra. E poi scendere, sempre leccandoti, sul collo e sul petto. Sì, voglio leccarti il petto mentre lo sento sollevarsi e abbassarsi per il tuo ansare eccitata. Che buon sapore ha la tua pelle. Che bello leccarti ora i seni. Voglio respirare forte e fare scorrere il fiato nel solco. Voglio farti scivolare il mio alito sulla pancia, fino alla fica. Voglio affondare la faccia nel morbido delle tue favolose tette e leccartele, e succhiarti i capezzoli gonfi, duri e carnosi. Addentarli e succhiare. Voglio sentirli ingrossarsi e indurirsi nella mia bocca. Ti piace sentirti succhiare i capezzoli eh, amore mio? Sapessi che cazzo duro che ho. Oh, se potessi sentire come si fa duro il mio cazzo mentre immagino di averti davanti, nuda, e leccarti tutta. Ti lecco scendendo sulla pancia e arrivo all'ombelico. Spingo la punta dell

Nota Proibita N° 03 - Leccare la "schiava"

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 ...Faccio scorrere il mio respiro sul suo viso. La fisso scrutando ogni sua espressione, ogni gesto, ogni movimento. E' come se questo fissarla così intensamente mi permettesse di leggerle anche i pensieri. Tiro fuori la lingua e la faccio scorrere lenta sulle sue labbra. Assaporo così io stesso il residuo del seme che le ho schizzato nel palato poco prima. E lo gusto impreziosito dalla devozione di questa "schiava". Mentre tiro fuori la lingua stringo le sue guance nella morsa della mia mano. Prendo a leccare il suo volto con fare avido e meticoloso come la punta del pennello di un maestro. La passo sulle labbra, sul naso; sugli zigomi, arrivo sulla fronte e la percorro da tempia a tempia. Mi allontano, apprezzando il sapore di quella pelle calda e sudata. Osservo le sbavature del pesante trucco che le riga le guance. Guardo la sua faccia, stravolta dalla probante sessione a cui l'ho sottoposta. Lei sospira ai miei piedi, accucciata come un cagnolino, ora in attesa

Nota Proibita N° 02 - Lei. Il Diavolo.

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Voglio essere il tuo diavolo. Voglio insinuarmi e albergare nella parte più nascosta della tua mente. Voglio scoprire così i tuoi pensieri inconfessabili. E sussurrarti le mie fantasie più oscene.

Nota Proibita N° 01 - Lei. La mia follia.

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  "Lei era 'sostanza stupefacente'. Era una droga." Conoscerla fu come mettersi in tasca la prima dose. Una dose ritenuta innocua, un piacere facile da padroneggiare. Poi i suoi occhi, le sue labbra, la sua voce calda e sensuale, le sue fantasie sussurrate al telefono. Il suo corpo, le sue nudità. Si iniziava a desiderarla e ci si ritrovava schiavi, di lei. Ed era meraviglioso. Non volevo più fare a meno di lei. Immaginavo di poggiare il viso fra le sue tette morbide, e respirare forte. Di affondare le mani sulle sue natiche sode e, intanto, fare scorrere la lingua tra le labbra della fica, che si aprivano alle leccate di piacere che le stavo facendo provare; con lei che, gemendo, mi offriva il suo succo inebriante. Immaginavo di averla davanti, appoggiata sul tavolo, con le cosce spalancate per offrire peccaminosamente la fica alla mia bocca avida e alle mie golose, oscene leccate. Mi piaceva stringerla in un abbraccio, forte e caldo. Baciarla voracemente sul collo.